venerdì 27 Dicembre 2024
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LA GIORNATA DEI PREMI E BENEFICENZA AIGG

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Il gran finale del Challenge AIGG 2018, con la prova conclusiva del circuito disputata sul bellissimo tracciato del Golf Club Milano, è stata anche l’occasione nella quale celebrare alcuni dei momenti più importanti nella vita dell’associazione che dal 1975 riunisce i giornalisti italiani appassionati di golf.

Da undici anni l’AIGG, grazie alla disponibilità dei circoli che ospitano le gare dell’associazione e alla sensibilità dei propri soci, raccoglie fondi da destinare a finalità benefiche. L’importo complessivo oggi è arrivato a sfiorare i 150 mila euro che sono stati erogati a oltre venti realtà del mondo della ricerca, del volontariato e dell’assistenza. Per il 2018 l’AIGG ha deciso di destinare il ricavato raccolto al Comitato Maria Letizia Verga di Milano e alla Federazione Nazionale Diabete Giovanile di Roma ai quali sono stati donati 5 mila euro ciascuno. Per il Comitato Maria Letizia Verga, che già in passato aveva ricevuto il contributo dell’AIGG, erano presenti Giovanni Verga, fondatore di questa associazione che si occupa dello studio e della cura della leucemia del bambino, e Marina Vertova Soldati, la mamma di Teodoro Soldati, la giovane promessa del golf italiano scomparso qualche anno fa proprio a causa di questa malattia.

Il contributo destinato alla Federazione Nazionale Diabete Giovanile, invece, è stato ritirato dal presidente Giulio Antolini che ha spiegato il ruolo di questa onlus che opera dal 1981 per migliorare le condizioni di socio-sanitarie dei bambini e dei giovani affetti da diabete.

La serata al Golf Club Milano, alle quale hanno preso parte anche il consigliere federale Alberto Treves De Bonfili e il vice presidente del Comitato Regionale Lombardo, Roberto Brivio, ha visto anche la consegna del premio intitolato a Giusy Fruscione Lantos che, oltre a essere la moglie del socio AIGG Ivan Lantos e mamma di Davide, stimato giudice arbitro del circuito professionitico europeo femminile, è stata per una ventina d’anni molto vicina alla vita dell’associazione. Il riconoscimento, che premiava il giocatore con il maggior numero di partecipazioni alle gare del Challenge e con i migliori risultati, è andato a Dario Bartolini, mentre un premio speciale voluto dal nipote di Giusy è andato a Marco Palomba.

Nella scaletta del nutrito post gara era in programma la consegna di altri due premi che nel recente passato erano stati assegnati nel corso dell’Open d’Italia. Quest’anno, complice lo spostamento di data del torneo, si è deciso di scegliere questa circostanza. La Pallina d’Oro-Premio Marco Mascardi, che dal 2005 viene assegnata al personaggio che nel corso dell’anno si è maggiormente distinto nel golf italiano, è stata assegnata con un voto quasi plebiscitario dei soci AIGG a Francesco Molinari, protagnista di una stagione fantastica che lo ha visto trionfare all’Open Championship, diventando il primo giocatore italiano a vincere un major, nel BMW PGA Championship a Wentworth e nel Quiken Loans National, un torneo del PGA Tour americano. La consegna del premio avverrà appena il campione torinese, impegnato in uno straordinario finale di stagione con l’ultimo torneo della FedEx Cup, la Ryder Cup e la gara conclusiva della Race to Dubay, sarà in Italia magari con qualche altro successo da festeggiare. Come avviene da qualche anno a questa parte assieme alla Pallina d’Oro-Premio Marco Mascardi viene assegnata anche la Targa AITG, un riconoscimento che l’Associazione dei Tecnici di Golf, presieduta da Fabrizio Pagliettini, assieme all’AIGG, assegna a un proprio associato per il lavoro svolto in carriera. Quest’anno il premio è andato a Valerio Remondino, Superintendent del Golf Club Torino.

La giornata conclusiva del Challegene AIGG era stata preceduta da un prologo che ha riscosso un bel successo di partecipazione. L’idea l’hanno avuta Beppe Dossena, presidente dell’Associazione Cerchio Azzurro che raggruppa i molti calciatori che oggi giocano a golf, e Stefano Cazzetta, vice presidente dell’Associazione Italiana Giornalisti Golfisti. “Perchè non facciamo una bella sfida golfistica tra le nostre due realtà?”. E’ bastato un giro di telefonate tra i soci delle due associazioni e la pronta disponibilità del Golf Club Milano per fissare la data di questo primo scontro che ha tutta l’intenzione di diventare un appuntamento fisso nel calendario delle due realtà che in comune, oltre alla passione per il golf, hanno anche l’intento di dare un senso di utilità ai loro impegni sui green. Entrambe, infatti, hanno da tempo inserito la loro attività golfistica una finalità benefica raccogliendo fondi da destinare a iniziative o realtà che necessitano di sostegno economico. All’edizione iniziale di questa sfida si sono presentati circa una quarantina di giocatori, equamente suddivisi tra le due squadre. Questo il team dei calciatori: Cesare Prandelli, Massimo Mauro, Roberto Donadoni, Attilio Lombardo, Paolo Cristallini, Michele Paramatti, Jonatan Binotto, Roberto Antonelli, Kubilay Turkilmaz, Giuseppe Zinetti, Massimo Margiotta, Massimo Storgato, Luca Sciarini, Mario Bortolazzi, Stefano Nava, Ivano Bordon e Giuseppe Dossena (capitano). Per i giornalisti hanno giocato: Dario Bartolini, Benito Russo, Prisca Taruffi, Paolo Maggi, Roberto Lanza, Paolo Pacciani, Andrea Reale, Albert Tamietto, Michele Gallerani, Marco Dal Fior, Gianni Piva, Stefano Cazzetta, Giorgio Piccaia, Giuseppe Negri, Matteo Dore, Roberto Zoldan, Emiliano Crespi e Roberto Roversi (capitano).

Al termine di 18 tiratissime buche la somma dei migliori 15 score ha dato ragione alla squadra dei giornalisti che ha messo insieme 469 punti contro il 443 dei calciatori. Da segnalare gli ottimi risultati individuali del ex calciatore Giuseppe Zinetti e del giornalista Giorgio Piccaia, entrambi arrivati a quota 38 punti. Finita la premiazione è subito scatta l’operazione rivincita. Mancano ancora la data e la sede, ma la seconda edizione di questo “duello” è già in cantiere.

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Roberto Roversi
Roberto Roversi
Trent’anni fa era già un giornalista quando gli è venuta la malsana idea di giocare a golf. Successivamente ha avuto anche la presunzione di scriverne su alcune delle riviste di settore più importanti occupandosi di turismo golfistico. Finchè il fisico glielo ha permesso ha avuto una discreta confidenza con il par. Da un po’ di tempo, però, ha instaurato una relazione complicata con il doppio bogey.

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