Lo statunitense Ryggs Johnston ha firmato il primo titolo nell’ISPS Handa Australian Open, che fatto suo con 269 (65 68 68 68, -18) colpi il torneo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e PGA Tour of Australasia sui percorsi del Kingston Heath Golf Club (par 72) e del Victoria Golf Club (par 71), a Melbourne in Australia, dove nei due round iniziali i concorrenti si sono alternati sui due campi per poi disputare gli altri due sul Kingston Heath GC. Si è classificato al 27° posto con 282 (66 71 71 74, -5) l’azzurro Filippo Celli complessivamente dopo una buona prestazione, anche se ha ceduto qualcosa nell’ultimo giro.
Ryggs Johnston ha avuto ragione della concorrenza con un turno conclusivo in 68 (-4, un eagle, cinque birdie, tre bogey) superando tre giocatori di casa, Curtis Luck, secondo con 272 (-14), Marc Leishman, membro della LIV Golf, e Jasper Stubbs, terzi con 273 (-14). Altri tre australiani hanno concluso al quinto posto con 275 (-12), Harrison Crowe, Elvis Smylie, a segno nel precedente BMW Australian PGA Championship, e Lucas Herbert, raggiunto in vetta dal vincitore nel terzo round dopo che era stato leader solitario nei primi due. Con loro anche il thailandese Kiradech Aphibarnrat, il giovanissimo cinese Wenyi Ding e il cileno Joaquin Niemann, anche lei nella Superlega araba, che difendeva il titolo.
Johnston, che ha riportato il trofeo in USA dove mancava dal 2016, ha compiuto un’autentica prodezza. Il 24enne di Libby (Montana), laureatosi alla Arizona State University, ha infatti ottenuto un successo, che gli vale la ‘carta’ per entrambi i circuiti, alla seconda gara sul DP World Tour dove è entrato attraverso la Qualifying School dopo aver superato i tre stage (nono nel primo, terzo nel secondo e ottavo in finale). Per la prodezza ha ricevuto un assegno di 124.141 euro su un montepremi di circa 1.050.000 euro (1.700.000 dollari australiani la cifra ufficiale). E’ uscito al taglio Renato Paratore, 80° con 143 (74 69, par).