I GIORNALISTI IBERICI SI AGGIUDICANO LA SFIDA CON L’AIGG
“Espana es el mejor! Arriba Espagna”. Questa volta hanno vinto loro, nell’annuale Match Periodistas Espana-Italia, resort di Bonalba, località El Campello di Alicante, 7-11 novembre 2017, tradizionale incontro dell’amicizia e dell’allegria, il più vivo e cordiale tra le competizioni internazionali che vedono schierati nell’anno i team dei giornalisti golfisti di tutta Europa. È finita 9-6 a favore degli iberici, in totale quindici punti in palio in formula Ryder Cup, cinque il primo giorno nella gara a coppie (alla fine della prima giornata era in testa l’Italia 3-2) e dieci il secondo giorno nei match play individuali, dieci contro dieci.
La cronaca registra, ai margini dell’evento, l’incanto dei colori che anche nella bassa stagione splendono sulla Costa Blanca della Regione Valenciana: bouganville che si stagliano dai muri nel cielo sempre azzurro, il mare lucente all’orizzonte oltre le distese di serre per ogni tipo di coltivazione, i grattacieli del centro città, la vita intensa sui viali alberati del lungomare con trenta chilometri di spiaggia fino a Benidorm, Calp e Gandia.
Nell’efficiente macchina turistica del grande resort a nord di Alicante, il Bonalba, un vento sempre allegro dà una mano nell’allungare il tiro sulla bermuda, indistruttibile anche sotto la pressione dei mille e più green fees dell’estate, di buca in buca fin su in collina, tra mille residenze di vacanza, fiori e fauna mediterranee.
Si cena per due sere sul lungomare da Emilio, riso alla valenciana e pesce, buon vino, risate e cordialità. Il ristorante è quasi deserto e Diaz Colado, tenorino non più giovanissimo, intona ballate d’amore che ricevono il controcanto italiano di Pilla e Lanza, Palombo, Colognola e Dal Fior, competizione canora preceduta dai saluti del presidente Pepe Saniurjo, tv madrilena, e dei capitani Miguel e Paolo. Brindisi sui brindisi per i brindisi.
Il secondo giorno ecco i duri testa a testa dei match play. A metà pomeriggio arriva il primo score, quello di Carbajosa vs Pacciani. Vince il primo. Seguono Camara e Piva. Vince il primo. Poi arrivano Diaz Colado e Dal Fior. Finalmente vince un azzurro, definito un “pistolero” dall’avversario per l’implacabile tiro lungo. Poi si presenta Negri che ha battuto Antonio Serrano. Ma Juanito Alegre ha la meglio su Bottazzin e Suarez su Colognola. Perde Lopez nel confronto con Zoldan ma vincono Saniurjo contro Palombo e Fernandez contro Pilla. Risultato final, sommati i punti del primo giorno: 9-6 per la Spagna.
A tarda sera, dopo la sconfitta della nazionale di calcio azzurra contro la Svezia, sul podio del ristorante-eventi che si affaccia sulla grande piscina del Bonalba, scambio di risate e di congratulazioni (agli spagnol, of course). Il capitano Pacciani consegna all’omologo iberico per il 2017 una piccola ma lucente coppa che evoca il Claret jug del Championship.
Nell’escalope de foi mi-cuit de pato al vino dulce y dados de peras al vino con pan de campo tostado si sciolgono le fragili amarezze di quest’altra sconfitta azzurra, più amara di quella calcistica. “Per Pacciani e per Ventura la vita si fa dura” titolerà il giorno dopo il nuovo quotidiano sportivo diretto da Massimo De Luca. Ma per molti El Paolino di Parma è insostituibile, si commenta all’aeroporto prima dell’imbarco e sulla furgoneta (Fiat Talento a 9 confortevoli posti e di eccellenti prestazioni) con la quale sette azzurri hanno raggiunto Alicante. Il team del pullmino, che ha percorso 3200 chilometri andata-ritorno, si fermerà al Catalunya di Girona, sul ventoso Cap d’Agde Golf International in Occitania e al Terre Blanche di Provenza, campi imperiali, per dimenticare il risultato e redimere le maglie azzurre da tutti i socket. (ro.zol.)