giovedì 26 Dicembre 2024
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L’Arthotel Lasserhaus di Bressanone tra i 16 Hotel più belli del mondo nel 2024

Il progetto di restauro architettonico e d’interior, firmato dagli architetti Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, ha trasformato una residenza del XV secolo in un Arthotel contemporaneo, selezionato dal Prix Versailles come esempio d’eccellenza tra storia e design

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Il progetto di restauro architettonico e d’interior, firmato dagli architetti Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, ha trasformato una residenza del XV secolo in un Arthotel contemporaneo, selezionato dal Prix Versailles come esempio d’eccellenza tra storia e design

L’Arthotel Lasserhaus, nel cuore di Bressanone, in Alto Adige, è stato selezionato come unica struttura italiana tra i 16 “World’s most beautiful Hotels 2024” dal Prix Versailles. Da residenza aristocratica del XV secolo a esclusivo Arthotel 4 stelle superior, il progetto di restauro e interior design firmato dagli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri, ha trasformato i primi due piani della Lasserhaus, mantenendo gli ultimi due come residenza privata della famiglia Faller.

Con dieci camere – tra cui tre suite, sei matrimoniali e una singola – l’hotel si caratterizza anche per la presenza di una collezione d’arte che include pitture classiche della famiglia e opere di cinque artisti contemporanei. Una storia, quella del Lasserhaus, che, vincolata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ha guidato il progetto verso un approccio rispettoso del genius loci, reinterpretando gli elementi originari in chiave moderna.

Situato lungo il fiume Isarco e collegato al centro storico da un ponte, l’Arthotel interpreta l’identità di Bressanone: una città capace di unire tradizione e cultura, diventando un nuovo punto d’incontro tra passato e presente.

La giuria del Prix Versailles ha scelto il progetto per la sua capacità di “armonizzare il rispetto per l’edificio storico con il vivere contemporaneo”, evidenziando come le camere e le suite trasmettano una sensazione di “familiarità, intimità e comfort”.
Dal 2015, il Prix Versailles continua a premiare le eccellenze architettoniche nel campo dell’ospitalità, della cultura e del design, riconoscendo progetti che integrano sostenibilità, estetica e innovazione.

L’estetica e l’architettura del Lasserhaus si svelano sin dal pianterreno, dove la lobby accogliente, illuminata da una luce soffusa, mette in risalto la collezione d’arte della famiglia. Qui si trovano anche quattro delle dieci camere, insieme a un salottino con una piccola biblioteca per gli ospiti. Sempre al piano terra una cantina ospita la sala degustazione trasformata dall’artista austriaco Peter Kogler, pioniere della digital art, che ha creato pattern psichedelici per invitare gli ospiti in un’esperienza visiva coinvolgente.

Attraverso una scala interna, si raggiunge il mezzanino, dove si trova una SPA, completa di sauna e idromassaggio. Qui, un’installazione dell’artista Alexander Wierer riflette sul trascorrere del tempo. Il primo piano, invece, ospita la sala colazione e le restanti cinque camere in cui materiali naturali come il legno di larice e faggio, arricchiti dall’ottone, si alternano a texture e superfici morbide come
il velluto.

Tra gli arredi, alcuni pezzi tradizionali sono stati recuperati e restaurati, mentre altri sono stati realizzati su misura dagli architetti, come armadi, pannelli divisori, testiere dei letti e boiserie minimaliste in legno.

La palette cromatica dell’Hotel si ispira ai colori autunnali e al paesaggio montano circostante, con sfumature che spaziano dal verde lucido al marrone, passando per il rosso caldo del larice spazzolato e il tono più intenso del larice bruciato. Le camere si arricchiscono inoltre di incursioni artistiche che stimolano l’immaginazione degli ospiti, come l’opera “Barre a muro” di Ingrid Hora, che invita a esplorare nuove prospettive, o “Pensieri e pianeti” di Esther Stocker, un’installazione in cui sculture
sospese sembrano fluttuare sul soffitto, spezzando le geometrie e dissolvendo i punti di riferimento per evocare una dimensione onirica e libera.

L’Arthotel Lasserhaus si posiziona così come testimonianza dell’evoluzione dell’ospitalità a garanzia di una tradizione architettonica preservata e reinterpretata. Lo ricorda la scritta: “Expect the best”, che accoglie gli ospiti della piccola sala colazione con una promessa discreta ma ambiziosa: aspettarsi il meglio, in ogni momento e in ogni dettaglio.

Ed è proprio questo spirito che ha guidato il restauro e la trasformazione della residenza storica, fino a farla emergere come uno degli “Hotel più belli del mondo 2024” al prestigioso Prix Versailles. Per l’occasione la nomination è stata ritirata a Parigi dalla proprietaria della Lasserhaus Barbara Faller (Bressanone) e da Wilhelm Obwexer, in rappresentanza dei soci della Viertel Group srl, che gestisce l’hotel.

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