Matteo Manassero torna nella Top 100 del ranking mondiale passando dalla 101esima
all’86esima posizione. Il quarto posto conquistato al BMW PGA Championship, in
Inghilterra, ha consentito all’azzurro di rientrare nell’élite del golf. E ci torna dopo
dieci anni. Il più giovane a raggiungere sia la Top 40 (a 17 anni) che la Top 30 (a 18
anni era alla 25/a posizione), ora è tornato ai massimi livelli. Infatti, è quinto non solo
nella Race to Dubai, l’ordine di merito del DP World Tour, ma anche nell’European
Team Rankings di Ryder Cup.
Manassero quest’anno, oltre al successo in Sudafrica (Jonsson Workwear Open), si è reso protagonista in altri tornei con sette Top 10.
Risultati che lo hanno condotto ad un passo dalla conquista della “carta” per giocare
sul PGA Tour il prossimo anno, che ora è a portata di mano.
L’Italia ha ritrovato uno dei suoi giocatori più attesi, che nel 2024, per la seconda
volta in carriera, ha partecipato alle Olimpiadi (da Rio de Janeiro 2016 a Parigi). Nel
2020, dopo anni complicati, è tornato a vincere un evento professionistico a distanza
di oltre sette anni affermandosi sull’Alps Tour, il terzo circuito europeo, in Toscana.
Nel 2023 la svolta con due exploit sul Challenge Tour che gli hanno consentito di
tornare a giocare sul DP World Tour. Il resto è storia recente.
“E’ incredibile quello che ha fatto, la sua storia è da prendere ad esempio”, ha detto
Padraig Harrington, già capitano del team Europe in Ryder Cup. “La sua è una storia
da raccontare. Essere così giovane e allo stesso tempo così fenomeno, poi perdere la
bussola e finire sull’Alps Tour, quindi con forza e carattere tornare tra i grandi. È un
ragazzo equilibrato e sono rimasto impressionato dal suo gioco”, i complimenti
all’azzurro di Rory McIlroy. “Tante persone dovrebbero imparare da lui. Non ha mai
mollato, neanche quando le cose andavano malissimo”, le dichiarazioni di Shane
Lowry, altro campione Major.
